24 Lug Calo del numero di spermatozoi: l’ultima tendenza globale della fertilità maschile
Una tendenza preoccupante è stata rivelata nell’ultimo follow-up della meta-analisi del 2017 sulla salute riproduttiva degli uomini: la conta spermatica (il numero di spermatozoi in un singolo eiaculato) sta diminuendo in tutto il mondo, a un ritmo accelerato, stimato al 2,64% all’anno. Le importanti implicazioni di questo fenomeno stanno prendendo piede e sono indubbiamente considerate una grande preoccupazione per la salute pubblica.
Tra il 1981 e il 2013 sono stati condotti numerosi studi, tutti incentrati principalmente su uomini provenienti da Nord America, Europa e Australia. Tuttavia, tutti hanno riportato una notevole diminuzione della concentrazione e del numero di spermatozoi. L’analisi più recente amplia la portata degli studi precedenti includendo anche dati provenienti da Sud America, America Centrale, Asia e Africa, fino all’anno 2019. Questo ha permesso di avere una prospettiva più ampia, che a sua volta ha fornito una comprensione più completa delle tendenze globali della conta spermatica.
Per quanto riguarda le implicazioni per l’infertilità negli uomini, gli autori degli studi riconoscono che, sebbene una conta spermatica più bassa possa non essere un indicatore perfetto dell’infertilità, è senza dubbio strettamente legata alle possibilità di fertilità. Spiegano che una maggiore probabilità di concepimento non è garantita nemmeno nei casi in cui la concentrazione di spermatozoi è superiore alla soglia di 40-50 milioni/ml, ma ci sono anche prove che la probabilità di concepimento diminuisce significativamente al di sotto di questa soglia. Il calo della concentrazione media di spermatozoi da 104 a 49 milioni/ml, come riportato nello studio più recente, suggerisce che sempre più uomini sono inclini a sperimentare una ridotta capacità di fecondare le loro partner. Insomma, il calo dei tassi di fertilità a livello mondiale può essere attribuito, almeno in parte, alla minore qualità degli spermatozoi maschili. Fortunatamente, le tecniche di riproduzione assistita che utilizziamo da Reproclinic possono compensare in parte questa situazione.
Gli esperti temono che ci stiamo avvicinando a un punto di svolta in cui la maggior parte degli uomini sarà subfertile, il che è allarmante perché non avrebbe solo un impatto sulle famiglie colpite, ma anche sulle società in generale, soprattutto nei paesi con popolazioni in calo. Tuttavia, è fondamentale capire che il calo del numero di spermatozoi non è un fenomeno isolato. Infatti, spesso coincide con bassi livelli di testosterone e con cambiamenti nello sviluppo genitale maschile durante le prime fasi del feto. La produzione di spermatozoi negli uomini si basa su adeguati livelli di testosterone e sulla capacità dei testicoli di regolare la temperatura dei tessuti. Sebbene i danni inflitti ai bambini maschi durante la critica “”finestra di programmazione riproduttiva”” delle prime fasi della gravidanza siano permanenti, il lato positivo è che qualsiasi danno arrecato allo sperma di un uomo durante la sua vita può essere annullato. Poiché gli spermatozoi impiegano circa 75 giorni per maturare, gli uomini hanno regolarmente l’opportunità, ogni due mesi e mezzo circa, di migliorare la qualità del loro sperma adottando abitudini più sane (ad esempio, smettendo di fumare) e riducendo al minimo le esposizioni nocive (ad esempio, evitando i pesticidi).
Mentre gli scienziati continuano a studiare i fattori che contribuiscono al calo del numero di spermatozoi, è essenziale che sia gli uomini che le donne diano priorità alla loro salute riproduttiva. Il modo migliore per farlo è adottare uno stile di vita sano che include una dieta equilibrata e un regolare esercizio fisico, mantenere un peso sano e astenersi dal fumare. Se si vuole fare un ulteriore passo avanti, si può diventare più consapevoli della propria esposizione alle sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino. Questi prodotti chimici comprendono una serie di sostanze come gli ftalati (presenti in deodoranti per ambienti, profumi, smalti per unghie, ecc.), il bisfenolo A (comunemente noto come BPA, presente nelle plastiche dure), le sostanze perfluoroalchiliche (presenti in alcune pentole antiaderenti) e i pesticidi.
Da Reproclinic riconosciamo l’importanza di affrontare tutti gli aspetti della salute riproduttiva dei nostri pazienti, compresa la fertilità maschile. Grazie alla presenza di un andrologo nella nostra équipe medica, siamo ben preparati a trattare le coppie in cui il fattore maschile è predominante. Anche se riteniamo che i recenti studi siano scoraggianti, vogliamo rassicurarvi sul fatto che qualsiasi problema di infertilità stiate affrontando, noi siamo qui per aiutarvi a superarlo.